Restauro e valorizzazione

Il desiderio di procedere al restauro, alla valorizzazione e alla promozione dell’Archivio fotografico storico della Soprintendenza di Cagliari ha origini lontane ma si è potuto concretizzare solo oggi grazie al fondamentale contributo del “Gioco del Lotto” che, in qualità di sponsor, ha deciso di finanziare con 30.000,00 euro un progetto di recupero organico e completo.
L’Archivio fotografico, oggi diviso nelle due sezioni del Patrimonio archeologico e del Patrimonio artistico e architettonico ma originariamente unito, costituisce un patrimonio di inestimabile valore, non solo come fonte documentaria, ma soprattutto perché esso è in buona parte inedito.

Si tratta di circa 7.000 lastre fotografiche in vetro che testimoniano l’attività di tutela della Soprintendenza. Questo materiale era fino a oggi escluso dalla consultazione al pubblico, in considerazione del cattivo stato di conservazione in cui versavano le lastre: la Soprintendenza, nel corso degli anni e in differenti circostanze, ha più volte avanzato formale richiesta di contributo economico per il restauro di questo patrimonio, non solo nell’ottica della sua salvaguardia, ma soprattutto con l’intento di provvedere alla valorizzazione di un bene culturale.
Una parte dell’Archivio della sezione archeologia è già stato oggetto – negli scorsi anni – di un intervento di restauro, ma è solo oggi che il progetto di recupero completo ha potuto finalmente concretizzarsi, grazie alle possibilità previste in materia di sponsorizzazione e, soprattutto, in virtù dell’interesse dimostrato dal “Gioco del Lotto” per questa iniziativa.

Si tratta di una proposta piuttosto articolata, sviluppata in accordo con lo sponsor, che si articola nelle diverse sezioni del Restauro, della Valorizzazione, della Fruizione e della Promozione.
Il progetto di Restauro vero e proprio, eseguito in segmenti successivi di lavorazione, ha interessato quasi 500 lastre fotografiche in vetro aventi come oggetto, nelle sue varie sfaccettature, immagini della città di Cagliari. Limitarsi al solo restauro delle lastre, però, pur trattandosi di un’importante azione di tutela, sarebbe stato forse riduttivo ed è per questo che la seconda fase del progetto, improntata alla Valorizzazione, ha previsto il complesso processo di digitalizzazione delle immagini, realizzato con grande impegno e abnegazione del personale della Soprintendenza anche ricorrendo, nell’ambito di brevi tirocini strutturati, alla collaborazione degli studenti delle scuole secondarie e dell’università che hanno così potuto arricchire il rispettivo percorso formativo con un’azione dall’alto significato culturale.

Per incrementare al massimo livello le possibilità di Fruizione del patrimonio fotografico della Soprintendenza, si è previsto di affidare a un collaboratore esterno l’immagine grafica e la realizzazione di questo sito web appositamente dedicato al fine di rendere disponibili in bassa risoluzione – e in alta risoluzione alle condizioni previste dalla normativa vigente e dai regolamenti del MiBACT – non solo le immagini restaurate, ma anche quelle che, pur in condizioni di conservazione migliori, erano comunque finora escluse dalla consultazione.
La creazione di un database strutturato e dei relativi metadati – già disponibili on line – e l’acquisto di un computer finalizzato alla consultazione del patrimonio restaurato sono solo il primo passo di un lavoro che è ancora in corso e che prevede il caricamento nel citato database, per fasi successive, di tutte le 7.000 immagini.

Non si poteva però non mostrare almeno una parte del patrimonio restaurato ed è per questo che, in ossequio al principio della Promozione, è stato concordato con lo sponsor di pubblicare un catalogo per illustrare alcune selezionate immagini. Ci piace sottolineare che la novità del progetto non è rappresentata solo dall’aver reso disponibili le immagini di una Cagliari che non c’è più, alcune delle quali peraltro già note e pubblicate, ma piuttosto il fatto che si tratta di un corpus fotografico unitario di eccezionale importanza.
Anche per questo motivo, i testi di introduzione alle immagini non hanno la pretesa di scrivere – o riscrivere – pagine di storia della città.
Si tratta di contributi, redatti con entusiasmo e partecipazione emotiva dagli autori, che vogliono offrire una chiave di lettura, certo non l’unica, di quanto è emerso da questa importante azione di recupero, resa possibile grazie al “Gioco del Lotto”, che ha permesso la restituzione agli studiosi, agli appassionati e, più in generale, ai cagliaritani di questo importante tassello di storia cittadina.