MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITÀ CULTURALI E DEL TURISMO
SOPRINTENDENZA ARCHEOLOGIA, BELLE ARTI E PAESAGGIO

Un nuovo importante capitolo

L’impegno del “Gioco del Lotto” nel conservare il patrimonio storico e artistico italiano si arricchisce di un nuovo importante capitolo

Marzia Mastrogiacomo
Direttore Lotterie Lottomatica

Da sempre il “Gioco del Lotto” si impegna a rendere l’Italia un paese ancora più bello.
Dal 1997, grazie alla legge 662/96, una parte dei proventi del Lotto sono destinati al recupero e alla conservazione del patrimonio artistico, culturale e paesaggistico.
Dal 1997 a oggi in tutta Italia sono stati infatti realizzati, con i proventi del “Gioco del Lotto”, oltre 600 interventi mirati al restauro e alla tutela del patrimonio artistico italiano; tra i monumenti che ne hanno beneficiato, a Cagliari, troviamo la Basilica di Santa Croce, il Complesso di San Pancrazio, il Parco archeologico e Ponte romano, l’Archivio di Stato.
Un impatto straordinario su un patrimonio unico al mondo che rende il “Lotto” un esempio peculiare di gioco che restituisce alla collettività una parte dei propri proventi, spesso anche grazie a importanti rapporti di collaborazione tra pubblico e privato, per un fine utile alla collettività.

Il restauro delle antiche lastre fotografiche della Soprintendenza, del quale siamo particolarmente orgogliosi, è l’ultima dimostrazione di quanto sia importante per il “Gioco del Lotto” contribuire a progetti di valorizzazione e condivisione in un’ottica di partenariato con i territori italiani.
Quando la Soprintendenza ci ha mostrato le lastre fotografiche, raffiguranti scorci e personaggi della Sardegna del secolo scorso, e proposto di contribuire alla loro valorizzazione attraverso il restauro e successivamente la digitalizzazione, siamo stati fin da subito certi che si trattasse di un progetto sul quale avremmo dovuto investire.
Il nostro intento è quello di preservare il ricordo storico di Cagliari, ma anche di rendere disponibile a tutti coloro che avessero voluto, siano essi studiosi o ricercatori oppure appassionati della materia, un patrimonio di tale importanza, che in nessun modo poteva essere perduto.

Le 7.000 lastre fotografiche, la più antica delle quali risale al 1892, sono composte da vetro e gelatina in bromuro d’argento, e presentano immagini in bianco e nero di Cagliari e della Sardegna tra la fine dell’Ottocento e la prima metà del Novecento, attraverso le quali è possibile scorgere edifici, monumenti, piazze, paesaggi di campagna, ma anche i volti di donne, uomini e bambini dell’epoca.
Le lastre sono conservate negli archivi della Soprintendenza, e Marina Sechi si è impegnata, più volte negli anni e fino agli ultimi istanti della sua vita, nel cercare fondi finalizzati a valorizzare l’importanza di questo tesoro.
Grazie al progetto di restauro è stato possibile recuperare queste memorie e renderle fruibili al grande pubblico. La prima fase di lavorazione e di pulitura ha coinvolto 500 lastre, parte delle quali hanno poi subito un processo di digitalizzazione che ha permesso, grazie anche alla realizzazione di questo sito web, di rendere le immagini disponibili a tutti.

Le altre lastre saranno progressivamente digitalizzate al fine di avere un database completo consultabile on line, anche tramite il computer appositamente acquistato nell’ambito del progetto e collocato all’interno degli uffici della Soprintendenza. Questo restauro rappresenta quindi l’ultimo tassello in ordine di tempo dell’importante legame che da sempre il “Lotto” ha avuto e avrà con l’arte e il patrimonio culturale italiano.

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